Quando si scrive una bio, ci sono vari modi di scriverla: puoi optare per un tono umoristico oppure scegliere una connotazione romantica, oppure sfoderare il lato professionale. Ma se hai dei dubbi...nel dubbio...scrivi tutte le bio che ti vengono in mente. Chi legge, sceglierà quella che preferisce.
Mi chiamo Francesca di nome e Comani di cognome. Fino ad oggi sono stata tutti i nomi possibili e immaginabili pur di non essere Francesca Comani perchè il mio cognome mi è sempre sembrato grosso e ciccione. Voi avete mai pensato al vostro cognome? Alcuni cognomi sono ciccioni, altri sono mingherlini, altri ancora rigidi...poi ci sono quelli mollacciosi e quelli pure un pò stopposi. Beh il mio era ciccione.
Inoltre a scuola era utilizzato per chiamarmi. Tutti i miei compagnucci venivano chiamati per nome e io sempre per cognome, sia da loro che dalla maestra. Che rabbia!
Era una cosa che non tolleravo e che mi faceva molto vergognare. Forse nella mia testa avevo unito il mio cognome alle prese in giro dei compagni, perchè ero un pò maschiaccio.
Quando qualcuno inizia a prenderti in giro gli altri gli vanno dietro e si inventano la qualunque pur di rimanere in tema. Pertanto alla fine ero etichettata come il maschiaccio, la pasticciona, la cicciottella, l'ingorda e alla fine mi chiamavano per cognome. Uno più uno fa...che è circa 12 anni che cerco un altro cognome con il quale sentirmi a mio agio...fino ad oggi!
Oggi 11 Aprile 2021 in cui ho detto basta e ho deciso di chiamarmi Francesca Comani. Questa sono io. Con i miei pregi e i miei difetti e con il mio nome e il mio cognome voglio trasmettere quello che so.
Ma per farlo prima vorrei spiegarvi cosa non sono:
Non sono una insegnante. E non sono un medico. Come non sono una psicoterapeuta. E non sono neanche una psicologa. E no, non sono neppure una biologa.
E allora chi sono?
Sono Francesca Comani, nasco a Bologna il 9 febbraio del 1984.
Studio dalle suore dall'asilo al liceo. Finisco il mio percorso di studi frequentando Giurisprudenza sempre nella mia città e laureandomi.
Durante ll periodo universitario, essendo una persona molto creativa, inizio a studiare da autodidatta grafica pubblicitaria.
Post laurea vado a inseguire i miei sogni a Madrid anche se ancora non sapevo quali fossero e dopo circa un anno, rientrata a Bologna, mi ritrovo a lavorare come grafica pubblicitaria e sviluppo siti web nell'ufficio di un mio amico. E da quel momento (2010) questa fu la mia professione.
Frattanto però a livello emotivo stavo messa ben malino. Così dopo aver girato qualche psicoterapeuta e aver sempre mollato (tipico mio), un giorno, dopo l'ennesima malattia psicosomatica vado in libreria alla ricerca del Santo Graal: volevo un libro che mi cambiasse la vita.
E dall'ultimo ripiano di uno scaffale mi cade un libro in testa. Giuro! Questa non è la versione romanzata della mia bio, questa è la verità. Mi ha fatto pure male. Fate voi! 450 pagine di libro...
Comunque il libro era "Metamedicina ogni sintomo un messaggio". E dal quel giorno iniziò il mio percorso di crescita personale, quello vero!
Perchè la Metamedicina, non so nemmeno io perchè, non la mollai mai più.
Anzi, da quel momento tra libri letti e corsi fatti e maestri seguiti e lavori introspettivi eseguiti non ci sto più dentro.
E ancora sono in percorso, come tutti. Perchè sinceramente non credo che si possa mai "arrivare". Arrivare dove poi?
Quindi tra me e te la differenza può risiedere solo nel fatto che io magari ho iniziato prima e quindi ti propongo la mia conoscenza in merito, che spero possa aiutarti.
Ah dimenticavo...mi sono anche iscritta all'Università di Psicologia, seconda laurea che desidero da tanto.
Sono una donna di trenta-x anni, sono una mamma, sono un'anima in avanscoperta di questo mondo e di chissà quali altri, sono una consulente di Metamedicina e sono una (grafica) creativa , sono una studentessa di psicologia all'università e...mi piace chiamarmi motivatrice creativa. Ah! E ho scritto un libro! Lo puoi trovare qui >>
Classe 1984. Bolognese di nascita, sudamericana di cuore. Laureata in Giurisprudenza, innamorata di lettere, storia e filosofia, appassionata di creatività.
Avvolgersi nel profumo di legno, sorseggiando una tisana; montagne che sovrastano fuori dalla finestra. Pasta fatta in casa, cassunziei tirolesi…amore per le Dolomiti, il mare all’alba, l’accento romano, la lingua spagnola…letto e piumone, cinema e teatro…tori liberi e vestiti rossi.
Candele accese ma non troppo, tovaglia misto lino e canapa, tulipani rossi, bianchi, gialli..ma anche rosa! E girasoli, tanti girasoli!
Ho incontrato la Metamedicina anni fa quando un libro mi cadde in testa dallo scaffale più alto della libreria: un segno…sulla testa ma soprattutto dentro. Una cura per l’anima, un viaggio dentro me, difficile, a volte un po’ pauroso ma la cosa più bella che mi sia mai capitata; un’esplosione di vita, di colori, di sorrisi.
Sensi di colpa che si scioglievano come il gelato fuori dal frigo d’estate, essere finalmente dimagrita dopo aver fatto dei miei chili di troppo una corazza, iniziare a volermi bene, qualche volta regalarmi un fiore. Tutti i pezzi del puzzle che andavano al loro posto e le risposte che finalmente potevo dare alle domande che quella quindicenne degli anni 90 si faceva nel suo diario segreto.
Non ho più bisogno degli occhiali da sole quando incontro la Felicità.
Ora quando ci vediamo, la prendo a braccetto e andiamo a fare due passi al parco. Non pensavo fosse così meravigliosa…la felicità intendo. E adesso ne ho la certezza.
Una delle scoperte che ha svoltato la mia crescita personale è stata òa conoscenza del mio Jhonny… ne ho uno anch'io? Continuo a leggere >>